Che cos’è il ByCatch?

Secondo la FAO, la stima è di 230mila tonnellate di animali marini considerati specie “ByCatch” che ogni anno, solo nel Mediterraneo, vengono catturati e uccisi accidentalmente. Tartarughe, squali, cetacei, uccelli e milioni di altri pesci senza alcun valore commerciale, finiscono nelle reti e nei palangari durante le attività di pesca commerciale.

Il Bycatch: un problema nascosto della pesca commerciale

La pesca commerciale è una delle attività economiche più antiche e diffuse al mondo, fondamentale per il sostentamento di milioni di persone che vivono sulle coste di tutti gli oceani. Tuttavia dietro alla cattura intenzionale di specie ittiche che hanno valore commerciale, esiste un fenomeno spesso trascurato ma estremamente dannoso: il bycatch.

Con il termine “bycatch“, che potremmo tradurre in “catture accidentali”, si identificano tutte quelle specie marine che vengono catturate durante battuta di pesca, ma non sono la preda target del pescatore. Queste specie possono includere pesci, tartarughe marine, uccelli marini, squali, cetacei e altre forme di vita marina che non sono l’obiettivo principale della pesca.

Un esempio di “bycatch” sono le tartarughe marine o gli squali. Questi possono essere catturati durante la pesca al pesce spada o al tonno, con il palangaro, poiché si tratta di specie che condividono lo stesso habitat dello spada e si nutrono delle stesse esche.

Squalo capopiatto (Hexanchus griseus) catturato con un palangaro e poi abbandonato alla deriva dai pescatori
Squalo capopiatto (Hexanchus griseus) deceduto dopo la cattura con il palangaro.

Le cause principali del bycatch

Le tecniche di pesca non selettive sono la principale causa del bycatch. Tra queste, le reti a strascico, le reti da posta e i palangari risultano particolarmente problematiche. Questi attrezzi sono progettati per catturare grandi quantità di pescato, ma non sono in grado di distinguere tra le specie. Di conseguenza, molti organismi vengono intrappolati e uccisi accidentalmente.

L’impatto del Bycatch sugli ecosistemi marini

Il bycatch ha conseguenze devastanti per gli ecosistemi marini. Le popolazioni di specie non bersaglio possono subire forti diminuzioni, specialmente se queste specie sono già vulnerabili o in pericolo di estinzione, come per esempio le tartarughe marine.

Questo squilibrio ecologico può influenzare la biodiversità marina e compromettere la catena alimentare. Inoltre, il bycatch rappresenta uno spreco significativo di risorse marine, poiché molte delle specie catturate accidentalmente vengono rigettate in mare prive di vita o moribonde e, quindi, destinate a morire.

Radiografia di una tartaruga marina caretta caretta che evidenzia due ami da palangaro utilizzato per la pesca al tonno e al pesce spada
Radiografia di una tartaruga marina che ha ingerito due ami da pesca utilizzati per la cattura del tonno e del pesce spada.

Strategie per Ridurre il Bycatch

Affrontare il problema del bycatch è cruciale per garantire elevati livelli di biodiversità. Nel corso degli anni sono diverse strategie sviluppate per mitigare questo problema, alcune efficaci, altre meno efficaci.

Attrezzi da pesca selettivi

L’adozione di attrezzi più selettivi può aiutare a ridurre il bycatch. Ad esempio, l’uso di reti con maglie più grandi consente ai pesci più piccoli e ad altre specie non bersaglio di sfuggire.

Tra le più efficaci sicuramente sono le “Zone di Esclusione della Pesca”. L’istituzione di aree marine protette dove la pesca è vietata può offrire rifugio alle specie vulnerabili e azzerare il bycatch. Anche implementare regolamenti più rigorosi e migliorare il monitoraggio delle attività di pesca può aiutare a ridurre questo fenomeno.

Modificare le tecniche di pesca, come cambiare i metodi, la profondità e il tempo in cui vengono posizionate le reti, può ridurre significativamente il bycatch.

Chirurgia su una tartaruga marina nel momento in cui vengono estratti due ami da pesca utilizzati per la cattura del tonno e pesce spada
Chirurgia su una tartaruga marina per la rimozione di due ami da pesca.

Dispositivi di esclusione

In passato sono stati sviluppati attrezzi come i TED (Turtle Excluder Devices) uno strumento da installare nelle reti a strascico, che in teoria dovrebbe permettere alle tartarughe marine di sfuggire dopo la cattura.

Anche gli ami circolari (Circe Hooks) sono stati oggetto di studio per molto tempo ma senza produrre grandi risultati. Promettevano di ridurre le catture accidentali di tartarughe marine, ma nel tempo si è scoperto che aumentano in proporzione le catture di squali e verdesche.

Nonostante i milioni di euro spesi dalla Comunità Europea per sviluppare queste tecnologia, ad oggi, tutti questi sistemi sono stati accantonati, se non addirittura abbandonati, in quanto la perdita di pescato è talmente elevata da non garantire la convenienza di utilizzo al pescatore.

Capodoglio intrappolato in una rete da pesca. I Cetacei del Mediterraneo sono fortemente minacciati dalla pesca commerciale
Capodoglio intrappolato in una rete da pesca. I Cetacei del Mediterraneo sono fortemente minacciati dalla pesca commerciale

Conclusioni

Il bycatch rappresenta una sfida significativa per la conservazione marina. Ridurre questo fenomeno è essenziale per proteggere la biodiversità marina e garantire un corretto funzionamento degli ecosistemi marini.

Noi di Blue Conservancy siamo convinti che per ridurre significativamente il ByCatch sia necessario ridurre significativamente il consumo di pesce, soprattutto di quelle specie all’apice della catena alimentare, come tonno e pesce spada, che sono tra i più ricercati del mercato.

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